Révolte des Sahraouis - Revolt of the Saharawis - Revuelta de los Saharauis

Associazione Jaima Sahrawi
Per una soluzione giusta e non violenta in Sahara Occidentale
Via Vincenzi, 10/a 42100 Reggio Emilia
Tel/fax 0522 430307 e mail: jaimasahrawi@libero.it

 

COMUNICATO

NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA

 

Ali Salem Tamek, ex carcerato politico Sahrawi, presidente del Comitato di sostegno alla campagna internazionale per la protezione degli attivisti Sahrawi dei diritti umani, è stato arrestato ieri 18 luglio 2005 all'aeroporto di El Ayoun dalle forze di sicurezza marocchina.

Tamek, già incarcerato nelle terribili prigioni marocchine nel 1993, nel 1997 e nel 2002, era di ritorno dall'Europa dove aveva realizzato, a partire dalla metà del mese di maggio, una serie di incontri allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica europea sulle flagranti violazioni dei diritti umani commesse dalle autorità marocchine nei territori occupati del Sahara Occidentale.

Nel corso delle ultime settimane centinaia di civili Sahrawi ed attivisti per i diritti umani sono stati rapiti, torturati, interrogati, imprigionati illegalmente per aver partecipato a manifestazioni pacifiche nelle città occupate del Sahara Occidentale. Per denunciare tale violazione l'Associazione Jaima Sahrawi il 2 luglio scorso ha organizzato un punto informativo a Reggio Emilia per far conoscere ai cittadini l'attuale situazione in Sahara Occidentale ed esprimere la solidarietà nei confronti delle vittime della repressione e delle loro famiglie.

Molti hanno conosciuto Ali Salem Tamek quando a Reggio Emilia e provincia, ospite dell'Associazione Jaima Sahrawi, ha incontrato i rappresentanti di tante associazioni, enti locali e giornalisti.

Nella lettera di saluto che Ali Salem ha inviato agli amici che l'hanno accolto ringrazia per i bei momenti trascorso insieme e lancia un appello "alla comunità italiana perché intervenga per esigere dal Marocco di cessare queste persecuzioni e violenze contro la popolazione civile sahrawi, di liberare tutti i detenuti politici, di cessare le pratiche di tortura, di annullare i processi iniqui contro civili sahrawi, di rispettare la libertà di movimento e di espressione della popolazione e di togliere lo stato di assedio imposto nei territori occupati del Sahara Occidentale, permettendo il libero accesso alla stampa ed agli osservatori indipendenti, tra cui, e ve ne faccio appello, spero che anche voi ne possiate far parte. Ho molta fiducia in voi. La vostra determinazione e la vostra volontà rappresentano un fattore così importante che possono contribuire a rendere la pace e la tranquillità al Popolo Sahrawi".

CHIEDIAMO

la immediata liberazione di

Ali Salem Tamek e di Aminatou Haidar

simboli della difesa dei diritti umani e

di tutti i prigionieri politici Sahrawi.

 

Reggio Emilia, li 19 luglio 2005

L'Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia

 


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