Pace e autodeterminazione per il popolo Saharawi

Paix et autodétermination pour le peuple sahraoui

Peace and autodetermination for the Saharawi people

Por la paz y la autodeterminación del pueblo saharaui

28a Conferenza del Coordinamento europeo di sostegno al popolo saharawi
28ème conférence européenne de soutien au peuple sahraoui
28a Conferencia Europea de apoyo al Pueblo Saharaui

28th European Conference of Support To the Saharawi People

Modena, 25, 26 e 27 Octobre 2002.
Modène, 25, 26 et 27 octobre 2002
Módena, 25, 26 y 27 de Octubre de 2002.

Modena 25, 26 and 27 October 2002

 Messaggio del

Collettivo dei Difensori dei Diritti Umani del Popolo Saharawi &endash; "Territorio del Sahara Occidentale sotto controllo del Marocco"

 

Care sorelle, cari fratelli, cari amici,

In occasione dell'organizzazione della 28ƒ Conferenza Europea di Supporto al Popolo Saharawi, salutiamo calorosamente i Popoli d'Europa che non hanno mai cessato di dimostrare la loro solidarietà e di portare il proprio sostegno al nostro Popolo. E' grazie alla sinergia tra il sostegno e la solidarietà internazionali, in particolare quelli europei, e i sacrifici delle nostre masse popolari che il Popolo Saharawi continua a lottare incessantemente per esigere il rispetto dei propri diritti legittimi. Le organizzazioni internazionali dei diritti umani rivolgono un interesse crescente in particolare al dossier dei diritti umani nel Sahara Occidentale, perciò, come riconoscimento per le loro incessanti lotte per il rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale, il consiglio d'amministrazione della fondazione RAFTO ha scelto di assegnare il premio Thorolf Rafto 2002 a Sidi Mohammed DADDACH, il detenuto politico Saharawi incarcerato per più tempo, liberato nel novembre del 2001. Il premio dei diritti umani 2002 della Società internazionale dei Diritti Umani, sezione Svizzera (ISHR-CH), è stato attribuito a Marguerite e Robert Emery, membri dell'Ufficio Internazionale per il Rispetto dei Diritti Umani nel Sahara Occidentale (BIRDHSO). Salutiamo quindi queste personalità di spicco nella difesa dei diritti umani nel Sahara Occidentale.

Care sorelle, cari fratelli, cari amici,

Centinaia di Saharawi desaparecidos si trovano tuttora nelle carceri segrete marocchine, dove si esercitano metodi di tortura corporali e psicologici tra i più barbari. I difensori dei diritti umani Saharawi non hanno smesso di reclamare e d'interpellare le organizzazioni internazionali affinché lanciassero una campagna internazionale per stabilire la verità e far luce sulla loro sorte. La risposta non è tardata! L`unico a rispondere è stato l'Ufficio Internazionale per il Rispetto dei Diritti Umani nel Sahara Occidentale (BIRDHSO), unitamente al quale abbiamo preteso, lo scorso anno, la liberazione incondizionale di Sidi Mohamed DADDACH e degli altri detenuti politici saharawi condannati dai tribunali marocchini. La BIRDHSO ha appena lanciato la sua seconda campagna internazionale a favore del rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale: si tratta della Campagna Internazionale "Libertà e Giustizia per i desaparecidos Saharawi". Contiamo sull'adesione di tutte le potenzialità fra gli Amici del nostro Popolo per garantire il successo di questa Campagna Internazionale. Mobilitiamoci per il successo della Nostra Grande Battaglia, la Battaglia Sacra della Giustizia e della Verità!

Care sorelle, cari fratelli, cari amici,

Per pretendere il rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale, i difensori dei Diritti Umani Saharawi lanciano un appello affinché forniate loro il sostegno morale e materiale necessario e vi investiate in azioni mirate ad ottenere:

Care sorelle, cari fratelli, cari amici,

I difensori dei diritti umani Saharawi continuano, con determinazione, a denunciare e far conoscere le violazioni dei diritti umani, in relazione al conflitto politico-militare che il Sahara Occidentale conosce dal 1975, commesse dallo stato marocchino contro la popolazione Saharawi. Ecco perché le autorità marocchine moltiplicano le intimidazioni e le minacce nei loro confronti. Queste autorità rifiutano ancora oggi di rilasciare loro dei passaporti. Vengono costantemente sorvegliati, spiati, molestati. Spesso vengono convocati dai diversi corpi di repressione e portati presso dei centri dove vengono interrogati e intimidati. Molti di loro sono attualmente in stato di arresto.. Altri vengono abusivamente trasferiti presso le città marocchine allo scopo di allontanarli dal territorio del Sahara Occidentale sotto controllo marocchino, sottoponendoli a condizioni di vita difficili, riducendoli in questo modo al silenzio: è una DEPORTAZIONE MASCHERATA. Altri vengono semplicemente licenziati dal loro impiego in maniera abusiva. Le autorità marocchine continuano a moltiplicare le minacce di licenziamento nei confronti di altre persone. Gli organi della stampa dei partiti politici marocchini conducono delle campagne isteriche contro di loro. Questi organi della stampa hanno persino rivendicato i loro arresti. E' una PUNIZIONE COLLETTIVA! D'altra parte, e nonostante le sofferenze dei difensori dei diritti umani Saharawi, la comunità internazionale continua a mostrare totale indifferenza e partecipa a volte al complotto che ostacola le loro azioni. Infatti, vi sono rappresentanze diplomatiche di paesi europei democratici complicano le procedure consolari per l'ottenimento di visa. Nonostante queste pratiche, che intralciano l'azione della difesa dei diritti umani nel territorio del Sahara Occidentale sotto controllo marocchino, i difensori dei diritti umani Saharawi rinnovano il proprio impegno a continuare, senza sosta, le loro azioni di difesa dei diritti umani nel territorio del Sahara Occidentale sotto controllo del Marocco. Ma perché i difensori dei diritti umani Saharawi possano continuare nel loro nobile compito di difesa e di promozione dei diritti umani è necessario che voi apportiate permanentemente il vostro sostegno. In questa occasione, i difensori dei diritti umani Saharawi si appellano anche a voi affinché apportiate loro protezione di fronte ai pericoli reali che li minacciano quotidianamente. In particolare, i difensori dei diritti umani Saharawi rivolgono un appello solenne e urgente all'Unione Europea perché intervenga presso le autorità marocchine affinché queste ultime mettano fine alle pratiche recidive di intimidazione nei confronti dei difensori dei diritti umani Saharawi e in particolare ai trasferimenti abusivi all'interno del Marocco e alle campagne di arresti arbitrari.

In questi momenti difficili, il sostegno dei difensori dei diritti umani Saharawi è divenuto una vostra RESPONSABILITÀ MORALE. Mobilitatevi quindi per la solidarietà, la protezione e il sostegno dei difensori dei diritti umani Saharawi.

Care sorelle, cari fratelli, cari amici,

I difensori dei diritti umani Saharawi non sono i soli a subire i tormenti inflitti dalla repressione marocchina. Decine di giovani contestatari Saharawi hanno subito pesanti condanne quest'anno, in occasione di processi scandalosi. I disoccupati Saharawi vengono anch'essi intimidati quotidianamente. Come reazione ai loro movimenti di protesta e, conseguentemente, al fine di ridurre i terreni di protesta sociale saharawi, le autorità marocchine li hanno repressi violentemente, ne hanno condannati alcuni in seguito a processi iniqui ed hanno sciolto successivamente la loro organizzazione rappresentativa: l'Associazione dei Disoccupati Saharawi. Il movimento di rivendicazione degli operai e dei pensionati Saharawi della società Phosboucraâ è anch'esso sotto il collimatore della repressione delle autorità marocchine. La cerimonia religiosa "Preghiera dell'Assente" che la popolazione saharawi a Laâyoune ha deciso di organizzare in memoria di Mohamed Fadel Ismail, rappresentante del Fronte Polisario in Gran Bretagna, morto quest'anno, è stata perturbata dalle autorità marocchine. La repressione contro il popolo saharawi è veramente totale. Per contrastarla ed pretendere in seguito una protezione internazionale di questo popolo è estremamente urgente che si proceda affinché la Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite proceda alla nomina di un relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale.

Care sorelle, cari fratelli, cari amici,

Le violazioni dei diritti umani nel Sahara Occidentale sono collegate direttamente al conflitto politico-militare presente nella regione dal 1975. A queste violazioni non si può mettere fine se non attraverso l'instaurazione della pace nella regione. Questa pace non può che essere realizzata attraverso l'organizzazione, sotto l'egida delle Nazioni Unite, di un referendum per l'autodeterminazione che permetta ai Saharawi &endash; e ai Saharawi solamente &endash; di pronunciarsi liberamente sullo statuto politico definitivo del Sahara Occidentale. Mobilitiamoci dunque per esigere che si tenga questo referendum sull'autodeterminazione.

Care sorelle, cari fratelli, cari amici,

Una grande figura militante saharawi ci ha appena lasciato. Un Grande difensore dei diritti umani saharawi ha lasciato la sua anima. Si tratta del nostro Grande Amico, di tutti, il defunto Mohamed Fadel Ismail. Era il portatore convinto di un messaggio di PACE e di DIALOGO. Come riconoscimento al suo militantismo intellettuale per fare conoscere i diritti legittimi del Popolo Saharawi, proponiamo che la vostra Conferenza raccomandi la costituzione di una fondazione battezzata MOHAMED FADEL ISMAIL, che si occupi degli studi sul Sahara Occidentale. Alla memoria di questo Grande Martire, osserviamo insieme un Minuto di Silenzio.

ADDIO / ARRIVEDERCI NOSTRO CARO MARTIRE

Grazie
CHOUKRANE

Venerdì 25 ottobre 2002


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